Aprire un'attività all'estero
10 Giugno 2021

Come aprire un’attività all’estero? Una domanda che si stanno facendo diversi imprenditori, sia giovani che navigati, per crearsi nuove opportunità di guadagno. Non è certo un mistero che la pressione fiscale in Italia è una delle più alte in tutto il Vecchio Continente, quindi per le aziende diventa complicato crescere ed espandersi.

Altro nemico contro cui devono combattere gli imprenditori che vogliono aprire un’attività è la burocrazia, che determina un aumento dei costi ed un allungamento dei tempi tra scartoffie da firmare e permessi da attendere.

Se appartieni a quella schiera di imprenditori che si stanno chiedendo come aprire un’attività redditizia all’estero, sei nel posto giusto. Nei seguenti paragrafi ti fornisco 4 preziosi consigli, indicandoti poi gli errori da non fare ed alcune dritte per scegliere il migliore paese dove trasferirsi.

Aprire un’attività commerciale all’estero: perché è consigliabile cambiare anche la residenza?

Aprire un'attività all'estero

Se intendi aprire un’azienda all’estero, ti consiglio innanzitutto di richiedere la residenza del paese che ti ospita. Per farlo devi iscriverti gratuitamente all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), un’operazione necessaria per chi ha intenzione di vivere all’estero per oltre 12 mesi consecutivi.

Dopo l’iscrizione all’AIRE nel giro di 90 giorni otterrai la residenza del paese ospitante e non sarai più soggetto al fisco italiano. Per soddisfare lo status di residente all’estero, devi risiedere all’estero per almeno 183 giorni all’anno.

Aprire un’attività all’estero e lavorare in Italia: i rischi dell’esterovestizione

Se decidi di mantenere la tua residenza fiscale in Italia corri dei rischi, come l’esterovestizione. Rappresenta praticamente la localizzazione fittizia all’estero della residenza fiscale di una società che, in realtà, continua ad operare in Italia.

La residenza fiscale viene considerata in Italia se si verifica una delle tre seguenti condizioni:

  • la sede legale della società è in Italia al momento dell’atto costitutivo o nello statuto;
  • la sede amministrativa è in Italia;
  • l’oggetto principale è in Italia.

Altro pericolo è la cosiddetta stabile organizzazione occulta, una pratica che consiste nell’occultamento di una società al fisco del paese. In questi casi può scattate la denuncia per frode ed evasione fiscale.

Avviare un’attività all’estero: 4 consigli fondamentali

Chiariti questi punti importanti, analizziamo adesso 4 consigli preziosi da tenere a mente per muoversi con i piedi di piombo e con le spalle coperte al momento dell’apertura di una società all’estero.

Scegli attentamente il tuo mercato

Se stai scappando dall’Italia perché il mercato in cui operi è saturo e non offre più tanti sbocchi, scegli un paese dove il tuo business di riferimento sia potenzialmente “vergine” o comunque poco esplorato. Non avrebbe senso spostarsi all’estero per aprire un business dove il mercato è altrettanto competitivo.

Aprire un’attività all’estero con pochi soldi? Stabilisci il budget

Altra operazione importante da fare è stabilire il budget di partenza. Tanti rampanti imprenditori sono partiti nei loro progetti esteri con grande ambizione e fiducia, ma hanno fallito. Non è tanto (o solo) questione di soldi, quanto piuttosto di spenderli nel modo corretto.

Valuta quindi quanto costa il progetto iniziale, tenendo conto che ci vorrà un anno o forse due per rientrare della spesa fatta ed iniziare a guadagnare. Considera anche che il budget calcolato aumenta in media di circa il 15% per spese impreviste o altre cause.

Occhio alla logistica

Quando scegli il paese devi valutare se sono presenti le infrastrutture necessarie per il tuo business. Potresti avere problemi nei paesi poco sviluppati, magari perché la linea Internet è scarsa. Fai una valutazione generale che tenga conto della logistica, per fare una scelta mirata ed oculata.

Affidati ad un commercialista locale

In Italia ci sono tanti bravi commercialisti, ma è presumibile che siano ben informati soprattutto per quanto riguarda il fisco italiano. Per svolgere correttamente le pratiche burocratiche ti consiglio quindi di rivolgerti ad un commercialista del posto, che conosce bene le leggi locali ed esperto nel diritto internazionale.

Un commercialista locale ti aiuterà a svolgere tutto secondo le regole e le normative del posto, velocizzando le pratiche senza inutili e snervanti attese.

Dove aprire un’attività all’estero?

Per scegliere il paese più indicato secondo la tua idea di business, ti consiglio di valutare i seguenti fattori:

  • clima normativo;
  • stabilità politica;
  • stabilità economica;
  • vicinanza culturale e politica.

Il paese che meglio assolve a questi requisiti è la Svizzera. Si tratta infatti di un paese politicamente ed economicamente del tutto affidabile, che taglia i tempi ed i costi della burocrazia attraendo diversi investitori ed imprenditori, sempre nel massimo rispetto della normativa. Inoltre confina con l’Italia, quindi è facilmente raggiungibile in poche ore in auto, in treno o in aereo.

Se stai prendendo seriamente in considerazione l’idea di trasferirti fuori dai confini italiani, noi di Ti.Consiglio ti supportiamo in ogni passaggio: dalla domiciliazione di una società in Svizzera al reperimento dei finanziamenti a fondo perduto per aprire un’attività all’estero ecc. La Svizzera è a un tiro di schioppo dall’Italia, basta davvero poco per mettere le ali alla tua azienda e farle spiccare il volo.

 

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